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"MEGLIO FUORI CHE DENTRO"

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Modello HALDEN, tra utopia e realtà. Aperto l'8 aprile 2010 in Norvegia, ha attirato subito attenzioni e critiche da tutto il mondo per la cosiddetta eccessiva indulgenza e superficialità. Il principio su cui si fonda è quello secondo cui tutti gli individui in quanto tali hanno diritto a un trattamento umanizzante, si cerca infatti un modello di continuità , verso maggiori possibilità di reinserimento sociale e minori incentivi a compiere nuovamente reati una volta fuori. Il carcere di Halden è infatti considerato tra i più curati del mondo,a partire dagli arredi che ricordano quelli di casa, l'estetica degli edifici e il muro di cinta che si confonde tra gli alberi che circondano la struttura, e fa si che dall'esterno esso non sembri un luogo di reclusione.le finestre sono prive di sbarre, non ci sono torrette di controllo e nemmeno telecamere di sorveglianza tra le celle o i corridoi, sono infatti importanti i valori di fiducia e responsabilizzazione, in cuci

RIEDUCARE IN CARCERE?

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Un pensiero che spesso attraversa la testa degli italiani è come la carcerazione nordica, per esempio quella norvegese, dove ci sono palestre, spazi comuni e vari tipi di conforto, sia scorretta, troppo poco severa, e non soddisfi il desiderio di giustizia.    I numeri però parlano chiaro : il tasso di recidiva nelle prigioni norvegesi  dopo due anni dallo scarceramento è del 20 percento, mentre in italia sfiora il 70....ma non è un problema visto che il carcere dev'essere vendetta, punizione , impedimento fisico.. peccato che secondo la legge della costituzione italiana, articolo 27, il carcere debba avere una forma rieducativa. Tra i paesi europei,però, l'italia si classifica tra quelli con il più basso numero di detenuti per agenti, circa 1,7 ,ma il numero che sconvolge maggiormente è quello degli educatori penitenziari : a Busto Arsizio c'è un educatore ogni 196 detenuti e a Bologna uno ogni 139..... Ma l'educatore penitenziario è davvero una figura fonda